La missione impossibile di creare nuovi spazi per sale prove per ballerini, per coristi e per orchestrali nello straordinario Teatro Alla Scala è stata compiuta dai nostri soci Arch Emilio Pizzi e Ing. Gabriele Salvatoni.
La nostra conviviale dello scorso 18 ottobre è stata l’occasione per farci raccontare tutti i dettagli, retroscena e colpi di scena della progettazione e costruzione della Torre come ampliamento del famoso teatro d’opera.
Il complesso lavoro dello scavo che ha impiegato 15 mesi per realizzare quello che domani sarà il “grande vuoto” destinato alle prove dell’orchestra della Scala.
Un’immenso spazio di 14 metri di altezza, dove si spera potranno essere eseguite nuovamente le registrazioni.
E poi altri 6 mesi per realizzare il fuori terra della nuova Torre che si staglia in via Verdi per un altezza di 38 metri che con i suoi 11 piani ospiterà una nuova zona uffici, ma anche sale prove per i ballerini e per i coristi e soprattutto un altro “grande vuoto” dove si potranno allestire le strabilianti scenografie degli spettacoli della Scala senza disturbare il palcoscenico.
Avere assistito al racconto dai diretti protagonisti è stato un onore e ci ha reso ancora più partecipi di questa incredibile impresa realizzata grazie alla loro solida professionalità e preparazione.
Molto della loro opera si può apprezzare e leggere su innumerevoli testate:
Il Corriere della Sera titola: “Seconda Torre della Scala di Milano, finiti i lavori: il palcoscenico ora arriva alla profondità record di 70 metri. …momento chiave per la città: con l’ampliamento si aggiunge al teatro l’equivalente di un palazzo di 17 piani. La parte sotterranea finisce sotto la falda“, mentre Repubblica “Milano, la Scala apre la sua seconda casa con sale prova per orchestra e balletto”
Sky dice “Progettata dal celebre architetto di Mendrisio, la nuova struttura ospita sale prove per il ballo e per l’orchestra, diversi uffici e aree per lo scarico e il premontaggio dei materiali di scena. Avviato nel 2021, il progetto della torre milanese segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia architettonica del prestigioso teatro d’opera.”
Mentre AGI cita: “In tutto 6 piani sotto terra, e 11 fuori, progettati dall’architetto Mario Botta insieme all’architetto Emilio Pizzi. La Torre, che si allinea a quella già esistente del Piermarini,… ha il sapore medioevale, tipico del Botta, con la “testata a forma ‘svasata’ che ammicca un po’ alla torre Velasca” ha spiegato l’architetto. Ci sono uffici con vista su via Verdi, due grandi terrazzi, un retropalco profondissimo, 70 metri, forse il più “profondo d’Europa”. Ma è scendendo a 18 metri che si trova “il vero gioiello di questa trasformazione”, la nuova “casa dell’orchestra”, che sarà operativa a partire dalla prossima primavera, quando sarà terminata la realizzazione dei rivestimenti acustici.”
Ed in rete se ne trovano moltissime altre, ma noi ringraziamo ancora i nostri ospiti per il privilegio regalato e lasciamo qualche foto ricordo dell’interessantissima serata in attesa di poter fare la visita in questo meraviglioso luogo! Se volete scoprire quando restate aggiornati sul nostro profilo LinkedIn!